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Marco Archetti è nato a Brescia il 26 marzo 1976. A diciotto anni, leggendo Il conte di Montecristo di Dumas e Altre voci altre stanze di Truman Capote, capisce che il suo unico desiderio è raccontare. Se ne va di casa e scrive cinque romanzi che non proporrà a nessun editore. Quindi parte per L’Avana e vive dall’amico e poeta Omar Pérez, partecipa alla vita culturale della capitale e una volta tornato in Italia porta a termine Io non c’entravo niente, romanzo cominciato proprio a Cuba, che uscirà nel 2004 col titolo di Lola motel. Nel 2005, per Feltrinelli - editore di tutti i suoi primi cinque libri - uscirà Vent’anni che non dormo. Nello stesso anno partecipa alla sezione “Scritture giovani”del Festival di letteratura di Mantova col racconto Jet lag, che otterrà il pubblico e caloroso apprezzamento di Joe R. Lansdale. Nel 2006 è la volta di Maggio splendeva, romanzo fantastico ambientato durante il Ventennio, e del 2009 è invece il romanzo comico Gli asini volano alto. Dal 2010 torna a vivere a Brescia e lavora a nuovi romanzi. Inizia a collaborare al Corriere della Sera (pagine di Brescia) con la rubrica L'infiltrato speciale. Il suo ultimo libro, Sabato, addio - un noir cupo e avventuroso, che racconta dell'amore impossibile tra Filippo, uomo senza donne, e Marlén, ballerina bellissima - è stato pubblicato nel 2011 da Feltrinelli.