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José Manuel Fajardo è nato a Granada nel 1957. Ha frequentato il corso di giurisprudenza presso l'Universidad Autónoma de Madrid fino al terzo anno di studi e ha partecipato attivamante, come militante dell'allora clandestino Partito Comunista Spagnolo, nelle mobilitazioni politiche della Transición a la democracia. Ha iniziato a lavorare come giornalista a Madrid nel 1979 e da allora ha scritto in numerosi giornali e riviste spagnole, francesi, italiane (Diario della Settimana, Il Sole 24ore, Il Messaggero, Internazionale) e dell'America Latina.Nel 1990 ha pubblicato il suo primo libro, una biografia collettiva egli spagnoli che parteciparono alla Rivoluzione Francese, intitolato La epopeya de los locos. Nel 1992 ha vinto il Premio Internacional de PeriodismoRey de España per la raccolta di saggi storici Las naves del tiempo. Nel 1996 ha pubblicato il suo primo romanzo, Lettera dalla fine del mondo. Nel 1994 si è trasferito nei Paesi Baschi, continuando la sua carriera di scrittore con il romanzo Al di là dei mari e un saggio - scritto in collaborazione con Antonio Muñoz Molina - intitolato La huella de las palabras, con una raccolta di opere di quest'ultimo su cui dialogavano entrambi gli autori. Dal 1997 al 2001 ha vissuto tra i Paesi Baschi e Gijon (Asturie, Spagna). In quel periodo ha partecipato insieme ad altri autori – tra cui Luis Sepúlveda, Santiago Gamboa, Bernardo Atxaga, Antonio Sarabia, Rosa Montero e Mempo Giardinelli – nelle antologie di racconti Cuentos apátridas e Cuentos del mar. Ha inoltre tenuto una rubrica sull'edizione locale dei Paesi Baschi de El Mundo - in seguito all'omocidio di José Luis López de Lacalle, giornalista dello stesso quotidiano ucciso dall'ETA – e ha partecipato attivamente nel movimento civile per la pace e contro la dittatura del terrorismo. Nel 2001 si è trasferito a Parigi, dove ha concluso il suo terzo romanzo Una bellezza convulsa, con cui ha vinto il premio letterario Charles Brisset del 2002. Nel 2003 ha invece pubblicato un'antologia di ritratti letterari di personaggi storici intitolata Vite esagerate. Nel 2005 ha pubblicato in Messico il racconto per bambini La estrella fugaz e il romanzo Il sapore perfetto, e ha poi lavorato all'editing di Memorias de la Insigne Academia Asnal di Primo Feliciano, di cui ha anche scritto la prefazione. Nel 2008 ha pubblicato il libro di racconti Manestras de estar e Prime notizie su Noela Duarte, un libro a metà tra il romanzo e l'antologia di racconti scritto insieme a José Ovejero e Antonio Sarabia. In occasione del IV centenario dell'espulsione dei mori dalla Spagna ha pubblicato La senda de los moriscos, un libro di viaggi sulla storia dei mori di Rabat, realizzato in collaborazione con il fotografo Daniel Mordzisnki. Nel 2010 si è trasferito a Lisbona e nello stesso anno ha pubblicato il romanzo Il mio nome è Jamaica.Le sue opere sono tradotte in francese, italiano, tedesco, portoghese, greco e serbo.